Iniziare una ristrutturazione per molte persone può essere motivo di ansia, soprattutto se si affronta per la prima volta. Capire come muoversi, a chi affidare i lavori, quali sono i tempi e i costi è importante. Avere una figura professionale che ti guida in queste scelte diventa spesso fondamentale.
La figura dell'Architetto
Nell'immaginario comune l'architetto è una persona creativa, magari anche un po' estrosa e "strana". Nella realtà questa figura deve avere una formazione molto più pratica di quanto si possa immaginare.
Il campo di conoscenza di un architetto è molto esteso: dagli aspetti progettuali, tecnologici, strutturali, impiantistici e burocratici, all'aggiornamento continuo dei materiali edili alle tendenze proposte dalle aziende produttrici: lavandini, rubinetti, sanitari, cucine, porte, serramenti, parquet, piastrelle.
Spesso nella ristrutturazione di un'abitazione è richiesta anche la consulenza di geometri, ingegneri, impiantisti. Figure professionali necessarie, talvolta con competenze professionali simili, ma sostanzialmente diverse.
La vera essenza dell'architetto, è la capacità di immaginare gli spazi prima che siano costruiti: spazi armonici e funzionali che trasformano la creatività in fattibilità, che soddisfano le esigenze del proprio committente aggiungendo un piccolo plus valore di qualità, di comfort nel vivere gli spazi.
Come si sceglie l'Architetto?
La cosa più importante è trovare la persona che fa per voi, quella a cui dare la vostra fiducia.
Ci sono molti tipi di architetti: da quello estroso, al limite dell'eccentrico, a quello scrupoloso che poi diventa pignolo. Molto dipende da come siete e da cosa volete realizzare.
Guardate il suo sito internet, la sua pagine facebook o chiedete di visionare i suoi lavori. Meglio ancora se potete visitarli, come la casa di un amico.
È molto importante l'empatia che si viene a creare tra di voi: se già nelle prime fasi del progetto notate che proprio non vi trovate, cambiate!
La fase di esecuzione sarà più complessa e la diffidenza iniziale si trasformerà poi in lite furiosa.
Come si lavora con un architetto?
Il primo passo è capire le vostre esigenze e aiutarvi a metterle a fuoco. Avere un'idea non vuol dire avere una soluzione. Pur nella consapevolezza di quello che vorreste, spesso le strade sono tante, ognuna con i suoi pro e i suoi contro.
L'architetto ti aiuta a valutare tutte le soluzioni progettuali possibili, valutando velocemente che cosa queste comportano: il costo orientativo, i tempi di realizzazione, la rispondenza alle normative, i tipi di lavorazione necessari, la fattibilità tecnica, le rese estetiche e funzionali Inoltre, generalmente, vi mette anche in contatto con le altre figure: impresa edile, idraulici elettricisti, fornitori, ecc.
Ha una funzione di mediatore e coordinatore di tutte le prestazioni durante l'intero processo costruttivo, traduce le vostre richieste in un soluzioni tecniche e vi aiuta a decodificare e verificare le varie opzioni che vi vengono proposte.
Mette a vostra disposizione la sua esperienza. Vi fornisce delle soluzioni già sperimentate, materiali già testati. Ha già un'idea della qualità, dei costi e degli ingombri. Ma ogni ristrutturazione è diversa da quella precedente, e si adopera per personalizzarla a misura del proprio committente. Vi aiuta anche nella gestione economica della ristrutturazione. Sa, infatti, redigere la documentazione necessaria per la richiesta dei preventivi alle imprese, come il capitolato descrittivo delle opere – in cui viene indicata nel dettaglio una descrizione delle opere da realizzare e delle forniture necessarie – e il computo metrico dove verifica le quantità dei materiali da usare e delle lavorazioni da realizzare, garantendovi maggiore serenità e controllo sui costi del cantiere.
Inoltre vi può consigliare dove poter risparmiare qualcosa e dove, invece, concentrare le vostre risorse economiche.
Qual è la qualità più importante?
Un buon architetto si prodiga per cercare di spiegare quali sono le differenze tra un materiale e un altro, tra una soluzione e l'altra. Ci sono molte soluzioni ad uno stesso problema e lui cercherà di mostrarvi il ventaglio più ampio di possibili scelte. È nella natura stessa della sua professione essere all'altezza della fiducia che in lui riponete. A garanzia del suo lavoro c'è la sua indipendenza da imprese e fornitori, e che non deve rispondere a nessun altro se non a voi. Inoltre è iscritto a un Ordine professionale, dunque è responsabile delle pratiche edilizie che firma e delle sue scelte in cantiere. Il suo compito è quello di rappresentare gli interessi del suo committente, soprattutto con l'impresa esecutrice, verificare la messa in opera e garantire la migliore resa estetica, a patto che non si comprometta la sicurezza e la realizzazione tecnica dell'opera stessa.
Quanto costa un architetto?
Il compenso di un architetto è stimato, in genere, in base all'importo dei lavori: la sua parcella varia tra il 10% e il 15% dell'importo complessivo, a sua discrezione, ma comunque dipendente dalla complessità del lavoro, dell'impegno stimato, dalla responsabilità che gli si chiede di assumersi. Non ribassate troppo le parcelle, perché otterreste solo del mal contento, poca attenzione e poca disponibilità...è pur sempre un lavoro. Le spese che deve sostenere sono tante: la sua struttura, uno studio per quanto piccolo ha dei costi di gestione che incidono, l'iscrizione al suo Ordine e alla sua cassa previdenziale e poi, come tutti, le tasse.
Spero di avervi convinto ad ?investire? su questa figura per la realizzazione della vostra casa. Vedrete, ne otterrete una migliore gestione delle vostre risorse, degli spazi piacevoli e misurati su di voi, sulle vostre abitudini e necessità e a conti fatti avrete avute anche un risparmio economico e di tempo. Provare per credere!