Frank Lloyd Wright. Tra uomo, spazio e natura

 Frank Lloyd Wright è stato uno degli architetti moderni più importanti. Grande innovatore e uno dei massimi esponenti dell'architettura organica del XX secolo. Dopo aver lavorato a Chicago nello studio di Louis Sullivan, padre nobile del Movimento Moderno Wright ha già elaborato la sua personale idea di architettura: la sua è un architettura volta a mettere in relazione l'uomo, la natura e lo spazio architettonico. Da qui l'identificazione di “architettura organica”. La sua architettura trae ispirazione dalla natura circostante: il pronunciato sviluppo orizzontale degli edifici si rifà alla sterminata prateria americana che circonda Chicago; gli spazi interni della casa dialogano con l'esterno e con il verde grazie alle ampie superfici trasparenti; il cuore della casa è la zona giorno: il camino divento elemento domestico simbolico intorno al quale la famiglia si riunisce. Wright recupera i modelli dell'architettura vernacolare americana, ma ne reinterpreta le funzioni e utilizza le nuove tecnologie e i nuovi materiali disponibili, come l'acciaio e il cemento armato. Nasce così il modello delle Prairie House. 

Esempio emblematico di questa nuova concezione di architettura è la Robie House, realizzata a Chicago nel 1908. Le pronunciate linee orizzontali della copertura insieme alla trama del rivestimento in laterizio delle facciate esaltano i principi della sua architettura. Inoltre i grandi aggetti delle falde aumentano il senso di privacy. Gli interni sono unici: il sapiente uso dei materiali nobili come il legno e l'ottone sono esaltati nelle decorazioni e negli arredi. Wright per questa casa progettò, oltre agli spazi interni, anche tutti gli arredi, le luci e gli infissi.

robie house wright chicago

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Sviluppando gli stessi principi crea nel 1937 Taliesin House. Questo luogo è pensato per accogliere, oltre che la sua famiglia, anche il suo studio. Qui Wright lavora, insegna e vive a stretto contatto sia con i familiari che con i suoi studenti e collaboratori. Qui la natura esprime tutta la sua grandezza ispirando e compenetrando gli spazi domestici.

taliesin house wright

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 In questo periodo il dibattito su nuovi modelli di città moderne, industriali, è forte fra gli architetti.  Wright, seguendo i suoi principi genera l'utopica Broadacre city: una città ideale concepita per il benessere dell'individuo e che cerca al suo interno di integrare città e campagna. Gli spostamenti dell'uomo sono garantiti grazie all'auto, definita dall'architetto “l’unico mezzo democratico”.

broadacre city wright

 

Tra il 1935 e il 1939 Wright realizza il suo capolavoro: Kaufmann House, meglio conosciuta come "casa sulla cascata". Qui l'armonia tra genere umano e natura è assoluta. I vari elementi artificiali e naturali sono interconnessi tra loro creando un unico organismo. Fulcro della composizione è il camino centrale; questo poggia su un blocco di pietra ed è elemento generatore di tutti gli spazi circostanti. Dal soggiorno si scende al basamento dell'edificio, dove dall'acqua della cascata emergono sagomati sostegni di cemento ed altri elementi portanti, rivestiti da blocchi di pietra locale. I tre piani orizzontali della casa avanzano e si arretrano dal corpo roccioso centrale, generando nuovi e dinamici punti di vista. La logica compositiva si basa sul saldo rapporto con l'ambiente circostante: l'asimmetricità dei corpi e lo slittamento dei volumi riflettono e al contempo esaltano l'organico "disordine" proprio della natura e del luogo.

Kaufmann House wright

Kaufmann House wright

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Wright non è solo un architetto di ville. Nel 1944 è ultimato il Johnson Wax Building, un complesso di uffici e laboratori a Racine, nel Wisconsin. La rivista Life lo descrive come una perfetta commistione di bellezza, comfort e funzionalità. Qui i muri perimetrali sono muri chiusi e il tetto è sostenuto da colonne a fungo opportunamente distanziate in modo da far filtrare la luce naturale.

johnson wax building wright

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Tuttavia l'opera più significativa e geniale di Wright è sicuramente l'ultima, quella che ahimè non ha visto concludere: il Guggenheim di New York. Con questo edificio l'architetto americano rompe tutti i canoni degli spazi museali, prima composti da una serie di scatole accostate le une alle altre, invece qui ideato come uno spazio continuo generato da una rampa elicoidale che culmina con un lucernario di influenza classica dal quale “piove luce naturale".
L'8 Giugno ricorrevano i 150 anni dalla sua nascita. Visto che le sue opere sono entrate nei libri di storia, il MoMa di New York gli ha dedicato una mostra in ricordo.

guggenheim new york

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