Oggi vi portiamo nuovamente a Lisbona per mostrarvi un piccolo appartamento ristrutturato in maniera semplice ma deliziosa dall'architetto Miguel Marcelino.
Questa casa, costruita negli anni '80, presenta problematiche tipiche della maggior parte degli edifici portoghesi costruiti nella seconda metà del XX secolo: soffitti bassi in tutta la casa, spazi suddivisi male, cucine anguste, zone distributive tortuosi ed numerosi elementi strutturali come pilastri e travi a vista e mal posizionati.
Questi limiti, comuni anche ai nostri edifici residenziali costruiti degli anni '60, rivelano un conflitto tecnico, ovviamente irrisolto, tra la struttura e l'architettura, frutto di una non collaborazione fra l'ingegnere e l'architetto.
L'intervento tende a ricucire il classico “taglio” tra la cucina, la sala di pranzo, il soggiorno e la zona distributiva, creando così uno spazio fluido, luminoso, con grandi campi visivi e con la possibilità di viverlo per molte ore della giornata. Nel living, grazie allo studio di arredi su misura, è stato ricavato anche una zona studio che può essere “nascosta” dietro dei pannelli di legno.
Le camere da letto mantengono un carattere privato e i bagni sono ridisegnati in modo da rompere la sensazione di claustrofobia.
Gli sporgenti elementi strutturali in cemento armato non vengono nascosti, ma portati fuori, valorizzati mettendo a nudo la sua matericità, le sue imperfezioni, senza vergogna, e insieme ai nuovi elementi in legno contribuiscono a creare una nuova atmosfera dell'appartamento, rilanciando le qualità e il piacere di vivere in un vecchio appartamento nel cuore della città.
Credit: Miguel Marcelino Arquitecto | www.marcelino.pt