Con la morte del Lider Maximo, scomparso a 90 anni nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 novembre 2016, si riaccendono i fari sull'isola di Cuba, uno degli stati protagonisti della geopolitica internazionale durante la guerra fredda, che negli ultimi due anni, per volere del fratello Raúl Castro e soprattutto del Presidente americano Barack Obama ha aperto le sue porte al mondo esterno.
Sei i Rolling Stones hanno celebrato con un concerto gratuito per 450.000 persone, tra i primi ad approfittare di questa storica fase di normalizzazione tra Cuba e Stati Uniti c’è il colosso del turismo in epoca di sharing economy Airbnb. Favorito anche dalla tradizione delle casas particulares, abitazioni private nelle quali i residenti già dal 1997 ospitano i turisti, è già record, con la crescita più vivace nella storia del gruppo. Oltre mille soluzioni, dalla stanza alla villa con piscina, in stile Art Deco, da affittare online per respirare l’atmosfera dell’isola.
La repentina apertura al mondo ha portato sull'isola anche il mondo della moda con modelle, celebrity e giornalisti che hanno trasformato per una sera il Paseo del Prado, tirato a lucido per l'occasione, nel red carpet per una sfilata-evento.
Non sono mancate le critiche, come quella della designer locale Idania del Rio: “Credo che questa sfilata significhi più per Chanel che per Cuba, non credo che la gente del posto sia pronta per questo tipo di cose (…)” ha spiegato al Guardian. Dal suo studio-negozio Clandestina 99 – il primo spazio dedicato al design indipendente di L’Avana – Idania vende poster, magliette, borse e accessori progettati da un team di giovani donne per far crescere in loro la consapevolezza della propria condizione.
Tra i tanti artisti attivi sull’isola anche i pittori Roberto Diago, Yoan Capote, Kcho e Roberto, venerati come fossero rock star, e Wilfredo Prieto, che con le sue installazioni affronta temi come la politica, l'economia e l’ambiente prendendo ispirazione dalla società cubana, con la quale mantiene un rapporto critico, ma intenso. Per vedere il dietro le quinte dell’arte cubana, Sussette Martinez mette a disposizione un tour guidato negli studi degli artisti più quotati o emergenti.
In questo fiorire di modernità, i nostalgici possono trovare rifugio a La Guarida, noto come il “ristorante più bello di Cuba”, diventato famoso nel 1993, per aver ospitato il set della pellicola, poi candidata agli Oscar come miglior film straniero di quell’anno, Fresa y Chocolate.
Immancabile una sosta al cafè El Escorial. Da provare il loro daiquiri. Il locale, come tutta Plaza Vieja, è stato ristrutturato in maniera impeccabile di recente.
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